L’enigma degli Dei – Le dodici fatiche – Ottava fatica

“Molto bene”, esclamò Euristeo, visibilmente soddisfatto, “hai superato già sette prove. Non pensavo che fosse possibile, ma sei addirittura più rapido del tuo predecessore!”.

Il re sghignazzò talmente forte che per poco non cadde dal trono. Poi tornò serio e iniziò a spiegarmi la fatica successiva.

“Tuttavia non devi rilassarti, perché la sfida che ti attende adesso non è affatto semplice. Dovrai infatti recuperare per me le figlie delle cavalle di Diomede, il terribile re di Tracia. Ormai lui non è più una minaccia: Eracle, ai tempi, lo diede in pasto alle sue stesse bestie. Ma catturarle sarà comunque un’impresa ostica. Quelle creature sono infatti dotate di poteri sovrannaturali. Possono raggiungere luoghi impensabili per dei normali animali e, come se non bastasse, sono in grado di mimetizzarsi con l’ambiente in modo da essere quasi invisibili. Dovrai aguzzare la vista, se vuoi catturarle”.

Infine, Euristeo alzò la mano e indicò l’uscita del suo palazzo.

“Ora va, non perdere tempo. E non tornare finché non le avrai trovate tutte e nove!”.

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