L’enigma degli occhi verdi

In un paese abitano delle persone che non hanno mai visto il proprio volto: infatti in tutta la città non c’è un singolo specchio, lago o superficie riflettente. Questo paese è governato da un re a cui tutti obbediscono fedelmente. Il re ha dato disposizione a tutti gli abitanti di trovarsi tutte le mattine nella piazza centrale senza poter mai parlare o comunicare in nessun modo, neanche a gesti.

Una mattina il re ordina che tutti gli abitanti con gli occhi verdi devono spararsi e che dovrà esserci almeno un morto. Gli abitanti allora si guardano bene in volto e poi tornano a casa. I giorni procedono con il solito rituale mattutino senza alcuna vittima fino a che, al trentesimo giorno, si sentono degli spari.

Quanti abitanti si sono uccisi? E come hanno fatto a capirlo?




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Questo articolo ha un commento

  1. Giangiacomo

    L’indovinello ricalca in qualche modo il paradosso del condannato a morte, ma è a mio parere posto male, richiedendo nella consegna una prospettiva interna e nella soluzione una prospettiva esterna. Chi abbia gli occhi verdi vedrebbe fin dal primo giorno altre 29 persone con gli occhi verdi e non avrebbe alcun motivo per uccidersi il 30° giorno (così come non lo avrebbe uno con gi occhi blu…). Solo attraverso una prospettiva esterna, che prenda come dato certo il fatto che ci siano stati dei morti il 30° giorno può dare una soluzione. D’altra parte una tale prospettiva dovrebbe supporre l’onniscienza degli abitanti con gli occhi verdi (che pur avendo una prospettiva interna si sono suicidati dopo 30 giorni): ma in tal caso, se gi abitanti fossero onniscienti, è logico supporre che essi si sarebbero sparati fin il primo giorno.

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